Confronto generazionale

Essere nati in un determinato periodo storico significa subire l’influenza di tutti gli avvenimenti che lo caratterizzano. Per questo le generazioni sono così profondamente diverse tra loro, soprattutto nel modo di comunicare. Figuriamoci sui social network…

Tu a che generazione appartieni?

  • Senior (nati prima del 1945)
  • Baby boomer (1945-1960) 
  • Generazione X (1961-1980)
  • Generazione Y, i Millennial (1981-1995)
  • Generazione Z (1995 – )

I Senior (i nonnini)

Sono i nati prima del 1945, hanno vissuto di tutto, guerre mondiali calde e fredde e il Rock’n’roll. Guai a dio se sgarri una regola. Credono nella Patria, lavoravano per vivere e credono fermamente nel matrimonio. Pensate, mandavano addirittura le lettere d’amore! Comunicano principalmente oralmente, dal medico di base, nel supermercato e alla bocciofila. Quello che viene detto in TV (il loro media preferito) è legge e guai se ti sfugge la confidenza che non paghi il canone RAI! C’è una buona parte di loro che cerca di rimanere al passo con i tempi e fa vergognare i nipotini, avendo un profilo su Facebook. Su Facebook, appunto, amano comunicare con i nipotini o con i vecchi amici direttamente sulla bacheca pubblica. I messaggi sono di questo genere: “Ciao Giovannino, come stai? Va bene la scuola? Spero di sì. Salutami la mamma. Nonno Mario (si firmano chiaramente)”. Sono su Facebook principalmente per passare il tempo e per combattere la solitudine.

I Baby boomer (i miei bersagli preferiti)

Coloro nati tra il 1945 e il 1960, rappresentanti del 24% circa della popolazione italiana. Il loro motto nella vita è “se ti impegni ce la fai”. Sono ribelli e rivoluzionari e qualcuno c’è pure rimasto sotto dai tempi di Woodstock. Hanno rovinato Facebook che è chiaramente il loro social network preferito. Tendono a interpretare i social come fonti informative a cui danno una fiducia e una credibilità molto elevata. Questo deriva dal fatto che avendo imparato a utilizzarli successivamente, non riescono a padroneggiarli nella loro totalità. All’interno di Facebook, si limitano a fare i guardoni (quando va bene) o a condividere fake news (quando va male). Prediligono la comunicazione faccia a faccia e se gli mandi una e-mail, ti rispondono chiamandoti. Essendo molto concreti, la fluidità dei social li manda in panico

I baby boomer sono i nati tra il 1945 e il 1960 e hanno tra i 75 e i 60 anni attualmente
I baby boomer sono i nati tra il 1945 e il 1960 e hanno tra i 75 e i 60 anni attualmente

La Generazione X

I nati dal 1961 al 1980, rappresentano circa il 23% della popolazione. Il loro motto è “c’è crisi”. Vivono il peso dei successi della generazione precedente, sono alla ricerca continua dell’affermazione di sé e sono incazzati neri per il precariato. Hanno anche qualche pregio però! Sono stati pionieri delle grandi rivoluzioni tecnologiche in termini di comunicazione. I media con loro hanno iniziato a essere più maneggevoli e sempre più personal, difatti, se un media dovesse rappresentarli, sarebbe proprio il PC. Amano da impazzire i selfie, il sexting e le chat di gruppo. Hanno creato Google e Yahoo e proprio loro passano più tempo sui social, anche di più rispetto ai Millennials.

Generazione Y, i famosi Millennial

I Millennial sono i nati tra il 1981 e il 1995 e sono il 17% circa della popolazione. Il loro motto è “vivere tutto, sempre”. Amano il networking, credono nella sharing economy, pretendono la libertà di scegliere cosa guardare (Netflix, Amazon Prime e streaming in generale), cosa ascoltare (Spotify), in chi identificarsi (influencer) e amano da matti lo storytelling. Non è ben chiaro a loro il confine tra realtà e finzione, il Truman Show è il loro film preferito. Il media del cuore è sicuramente lo smartphone. Comunicano attraverso i social con contenuti di valore (foto/video) e guai per loro se non c’è un ritorno in termini di mi piace e commenti, potrebbero rimanerci seriamente male. Sono ovunque, in particolare su Facebook, Instagram e YouTube.

Curiosa è la questione Facebook. Quando parlavo di baby boomer, ho scritto una frase pesante “Hanno rovinato Facebook”, ora è arrivato il momento di spiegare il perchè. Il social network di Mark Zuckerberg è in crisi da un paio di anni; l’acquisizione di Instagram prima e di Whatsapp poi e la spinta su Facebook Messenger, sono chiari indizi del fatto che il buon Mark sa benissimo che Facebook ha perso lo scettro di social più bello del reame. Diciamocelo chiaro, la forbice di età è troppo ampia e di conseguenza i Millennials sono scappati e approdati su altri social, in primis Instagram, dove hanno ritrovato il loro range di età. Addirittura gli appartenenti alla Generazione Z (i pischelli, per intenderci) non sono mai approdati su Facebook, terrorizzati di trovarsi le richieste di amicizia della mamma o del papà o ancora peggio, di ritrovarsi in bacheca il messaggino del nonnino.

I Millennial sono i nati tra il 1981 e il 1995 e hanno tra i 39 e i 25 anni oggi
I Millennial sono i nati tra il 1981 e il 1995 e hanno tra i 39 e i 25 anni oggi

Generazione Z, i pischelli

Nati dal 1995 in poi, rappresentano il 15% della popolazione. Non riescono a fare a meno della tecnologia e non conoscono un’altra via per comunicare. Prediligono le immagini e la comunicazione visiva d’impatto per loro è tutto. Disprezzano i testi, ne sono terribilmente annoiati, avendo una soglia dell’attenzione bassissima (la più bassa se confrontata con le altre generazione) pari a 8 secondi di media. I social che apprezzano di più sono Instagram, Snapchat e TikTok, facendo largo uso dello strumento delle Stories, le trovano immediate, personalizzabili e di breve durata. Assolutamente banditi, e sconosciuti, Facebook e Twitter. 

Cos’hanno in comune le generazioni Y e Z?

Riescono ad avere un quadro più completo del luogo digitale dove si trovano, percependo come fonte non il social network in generale, ma la pagina o l’utente che pubblica il contenuto. Ed è una cosa non di poco conto, soprattutto nella battaglia alle fake news

Infine, sarò drastica!

Quella che segue sarà una conclusione breve ma intensa: togliamo i social ai baby boomer!

Nota del redattore: nessun baby boomer è stato maltrattato durante la stesura di questo articolo!

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