Nel 2015, un filosofo metropolitano milanese, il rapper Marracash, pubblicò una canzone dal titolo “Sindrome Depressiva Da Social Network”, un vero e proprio inno alla lotta contro la dipendenza da Facebook, Instagram e chi più ne ha, più ne metta. Oggi, più che mai, è un problema attualissimo e vi propongo una parafrasi che in confronto Benigni con la Divina Commedia: spostati!
Il testo della canzone “Sindrome Depressiva Da Social Network” è il seguente:
Mi sveglio e ti sgamo che già sei sui Social Network Dal letto il pollice su e giù sullo schermo Che scherno invece che su e giù sul mio sterno Esterno che sono tre giorni che non espello Ammetti che è un problema non riesci più a farne senza So bene che cosa significa avere una dipendenza Tu vivi sempre connessa come una disconnessa Chi ti conosce meglio è il tuo motore di ricerca E hai trovato quello che in giro cercano in tanti L'illusione di avere amici e vite interessanti Tutti annunciano, tutti spaccano, tutti fanno Tu ti deprimi perché ti sembra che non fai un cazzo Lo so che hai beccato la tua amica là, che hai ballato in pista ma Non mi raccontare ho visto instagram! Il cell si sta spegnendo, tu dici sta morendo Per sottolineare quanto grave è il momento Tu ti fai di sconosciuti che commentano E poi ti vergogni ad ammetterlo E ti fai di cazzi che non ti appartengono E ogni giorno che passi connessa, io mi accorgo che sei disconnessa Ti spacco il computer, ti brucio quel router Ti uccido il provider, ti chiudo l'account! Fuga dalla timeline siamo andati alle Hawaii E cercavi un Wi-Fi, ti ho portata a Dubai Fai le foto allo Skyline, ma già pensi ai like che farai I social ti rendono anti-social Non vedi ti dissocia, ti perdi la realtà Noia, per me più posti roba, più invece sembri vuota Sorridi solo in Cam (click)! Mentre parli, mentre mangi, mentre vai al gabinetto A furia di schiacciare aggiorna è arrivato l'inverno Sei caduta nella rete, rende bene il concetto Sei un narciso estremo tipo non ti basta lo specchio E ora parli come se davanti c'è il cancelletto Tipo #amici #starebene #faretardi #affetto Peggio ancora quando invece sfoghi l'odio represso E quindi scrivi #odiotutti #fatepena #riggetto Urli per l'adrenalina la tua diva preferita Ti ha fatto dei tweet e quindi senti che ti stima Ti sei messa in malattia perché ormai è una malattia E come i tossici bugia dopo bugia Ti ho portata da un dottore però niente di fatto Ho mollato la missione non ti vedo da un sacco Vuoi attirare l'attenzione quindi pubblichi tanto Attireresti più la mia se non l'avessi affatto un diario Tu ti fai di sconosciuti che commentano E poi ti vergogni ad ammetterlo E ti fai di cazzi che non ti appartengono E ogni giorno che passi connessa io mi accorgo che sei disconnessa. Tu ti fai, ti fai E ti fai, ti fai È una nuova sindrome, spero che aprano cliniche E ogni giorno che passi connessa io mi accorgo che sei disconnessa...
E ora la parafrasi…
Più che una parafrasi, vuole essere un sostegno a chi, come me, ha momenti di sconforto e ha bisogno di mettere a fuoco le questioni, trarne oggettività e poi vederle sotto una diversa luce.
Alzi la mano chi di noi appena sveglio non si mette a fare su e giù dallo schermo con gli occhi che ci urlano: “smettilaaaa!”.
“Sui social devi mettere in mostra la vita che fai e sembrare un figo agli occhi di tutti, ma poi chi legge vede te che stai facendo tutte queste figate e dice: cazzo allora io non sto facendo niente!”.
Con questa frase eloquente, Marracash spiegò il significato della canzone “Sindrome Depressiva Da Social Network”. Quanta verità c’è in questa frase? Tantissima!
Io vedo i social network come croce e delizia. La delizia? I social, lo dice la parola stessa, sono mezzi di comunicazione sociale. Più amici, scambi, calore, più affetti. Insomma i benefici di un’intensa vita sociale. La croce? se usati in modo esasperato sono sinonimo di solitudine e depressione.
A chi non è capitato di stare svaccato sul divano e vedere l’amico farsi i selfie ai Caraibi? O ancora, vedere l’influencer di turno, bona come poche, mangiare un dolce megagalattico su un balconcino con vista mozzafiato su Positano? Sì! dai, è lecito supporre che, almeno una volta, si sia provata un po’ d’invidia per qualche post visto sui social network.

I social enfatizzano
I social network possono alimentare in noi sentimenti di inadeguatezza. Quando abbiamo questi momenti di sconforto è bene ricordare che sui social le persone tentano in ogni modo di veicolare unicamente un’immagine positiva, interessante ed emozionante di sé. Ricordiamoci che l’algoritmo delle notizie sui social network tende a mostrare agli utenti i contenuti più divertenti e interessanti. Ciò significa che questi utenti stanno solo enfatizzando i momenti migliori della loro vita, senza che questo voglia dire che stiano vivendo una vita più bella degli altri. Sui social ognuno cerca di presentarsi nel modo migliore, per cui stiamo tranquilli: l’erba del vicino non è sempre così verde come sembra.

Logout = Libertà
In conclusione, la cosa migliore che possiamo fare sarebbe quella di riconoscere che i social network possono essere e sono un valido strumento per tenersi in contatto con gli amici, senza che però questo diventi un pericolo per la nostra autostima. Detto questo, nel caso in cui il training autogeno non bastasse, potrebbe essere una buona idea costringersi a dare al cervello una pausa completa dai social e se l’impulso di controllare gli ultimi stati sulle varie bacheche diventasse irrefrenabile: accedete ai social e pigiate il magico tasto chiamato logout! Rimaniamo umani!
Per ascoltare la canzone di Marracash “Sindrome depressiva da Social Network”: https://youtu.be/TkmXBw7AGFU